Il servizio traduzioni dell’Agenzia Hawzah News riporta che una delegazione composta da docenti e studiosi dei seminari religiosi sciiti duodecimani della Repubblica Islamica dell’Iran ha partecipato alle cerimonie in memoria dei martiri della Resistenza e in particolare di Sayyid Hassan Nasrallah, in Libano.
In questo contesto, il giornalista dell’Agenzia Hawzah News ha intervistato l’Hojjatoleslam wal-Moslemin Sayyed Mofid Hosseini Kuhsari, Responsabile per gli affari internazionali dei seminari, che ha spiegato quanto segue.
Necessità e modalità del viaggio della delegazione seminariale in Libano
L’Hojjatoleslam Hosseini Kuhsari ha dichiarato: “Quest’anno la cerimonia del primo anniversario del martirio di Sayyid Hassan Nasrallah e di Sayyid Hashim Safi al-Din si è svolta in concomitanza con l’anniversario del martirio di Sayyid Abbas Musawi, già segretario generale di Hezbollah Libano, in tre località del Paese, presso le tombe di questi tre grandi martiri, con grande solennità”.
Ha aggiunto: “La caratteristica di quest’anno è stata l’ampiezza del programma. Per circa due settimane sono state organizzate numerose attività in diverse città del Libano, e anche i seminari dell’Iran sono stati invitati a partecipare. La presenza dei seminari aveva lo scopo di rendere omaggio alle grandi figure della Resistenza, tra cui Sayyid Hassan Nasrallah e Sayyid Hashim Safi al-Din, e di esprimere solidarietà al popolo e ai responsabili del Libano, in particolare a Hezbollah”.
Il Responsabile per gli affari internazionali dei seminari ha proseguito: “A questo programma hanno preso parte delegazioni provenienti da diversi Paesi. La figura eminente e straordinaria di Sayyid Hassan Nasrallah, che oltre a guidare il fronte della Resistenza era uno studioso di rilievo del mondo islamico e per anni ha operato nei campi dell’esegesi, della teologia e delle scienze religiose, ha reso doverosa la partecipazione dei seminari iraniani. La sua personalità è un modello ispiratore per gli studenti dei seminari nel mondo islamico e una figura di spicco a livello internazionale. Per questo i membri della delegazione sono stati scelti tra i seminaristi attivi nei campi scientifico, ecumenico, mediatico, strategico e di divulgazione islamica”.
Ha aggiunto: “Il Libano è storicamente uno dei più importanti centri scientifici e seminariali sciiti, in particolare nella regione di Jabal Amil, e questo retroterra culturale e religioso rendeva ancor più necessaria la presenza della delegazione iraniana. Perciò un gruppo di studiosi influenti dei seminari ha preso parte al programma, anche se, per ragioni di sicurezza indicate dagli organizzatori, non è stato possibile ampliare ulteriormente la partecipazione”.
Attività della delegazione in Libano
Hosseini Kuhsari ha spiegato: “Durante questo viaggio di alcuni giorni, la delegazione seminariale ha realizzato circa quaranta programmi scientifici, culturali e mediatici, talvolta in contemporanea in diverse località. Oltre a partecipare alle cerimonie in memoria dei martiri, si sono svolti incontri con direttori e docenti dei seminari libanesi, con personalità sunnite di rilievo, con le famiglie dei martiri e dei combattenti di Hezbollah, nonché con seminaristi e studiosi iraniani residenti in Libano. Sono state inoltre effettuate visite a centri accademici e universitari e rilasciate interviste a media libanesi. In base alle competenze dei membri della delegazione, sono stati affrontati temi relativi al dialogo tra seminari sciiti e sunniti e alle strategie di rafforzamento del fronte della Resistenza”.
Egli ha espresso l’auspicio che questo viaggio rappresenti un punto di svolta nello sviluppo delle relazioni scientifiche e culturali tra i seminari dell’Iran e quelli del Libano.
Osservazioni sulla situazione di Hezbollah in Libano
Rispondendo a una domanda sulla situazione attuale di Hezbollah, ha dichiarato: “Ciò che abbiamo visto in Libano è stato un Hezbollah forte, coeso e dotato di una struttura organizzativa potente. Molti pensavano che dopo il martirio di Sayyid Hassan Nasrallah e di alcuni comandanti della Resistenza, Hezbollah sarebbe entrato in crisi o si sarebbe indebolito, ma le nostre osservazioni hanno mostrato il contrario”.
Ha aggiunto: “In Libano abbiamo constatato ordine, fermezza e una gestione accurata tra le forze di Hezbollah. La loro ampia base sociale tra i diversi strati della società libanese è evidente e innegabile. Nonostante le pressioni politiche e militari e i tentativi di disarmare Hezbollah, questo movimento ha saputo mantenere la propria coesione interna e progredire”.
Secondo Hosseini Kuhsari, “il regime sionista, pur con tutto il sostegno internazionale e le tecnologie avanzate, non è riuscito a prevalere su questa organizzazione. Hezbollah, facendo leva sulla fede, sulla razionalità e sulla propria struttura coesa, continua a resistere e a consolidare la propria popolarità”.
Ha sottolineato inoltre: “La missione divina e le convinzioni profonde della Resistenza hanno impedito l’indebolimento di questo insieme; nonostante tutte le sfide, Hezbollah prosegue il proprio cammino con forza”.
Il ruolo delle nuove generazioni e il futuro di Hezbollah
L’Hojjatoleslam Hosseini Kuhsari ha sottolineato: “Il fatto che Hezbollah sia riuscito, nonostante pressioni e restrizioni, a organizzare decine di programmi ordinati e riusciti in diverse città del Libano dimostra l’elevata capacità della nuova generazione e dei giovani dirigenti di questa organizzazione. L’unità, la calma, l’ordine e la saggezza che caratterizzavano questi eventi testimoniano la capacità gestionale e lo spirito delle forze di Hezbollah”.
Nuove prospettive nei rapporti scientifici e culturali tra Iran e Libano
In conclusione, Hosseini Kuhsari ha affermato: “Iran e Libano sono due Paesi legati da profondi vincoli storici, culturali e religiosi. Durante questo viaggio si è cercato di ampliare le relazioni scientifiche e culturali tra i seminari dei due Paesi e di aprire nuove prospettive di cooperazione interseminariale. Sono stati inoltre avviati contatti tra i seminari sciiti e sunniti del Libano, con risultati preziosi”.
Il Responsabile per gli affari internazionali dei seminari ha infine sottolineato: “La priorità odierna dei seminari è l’elaborazione conoscitiva e discorsiva della Resistenza nel mondo islamico, un discorso che deve diffondersi tra tutte le comunità musulmane. Lo sviluppo del ‘jihad dell’esplicazione’ e l’approfondimento del discorso della Resistenza costituiscono tra i compiti principali dei seminari sciiti e sunniti nell’epoca attuale”.
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